Mille. Mille volte LIKE.  E’ un piccolo, grande numero quello dei gradimenti alla pagina Facebook della nostra Fondazione. Una cifra tonda che arriva da una parte come un invito a guardarci intorno, per vedere dove siamo, con le nostre attività, e dall’altro come uno stimolo, una spinta ad andare avanti.

Proviamo a raccogliere entrambi questi inviti, insieme.



La Fondazione, come sapete, è nata più di venti anni fa, per accompagnare e sostenere il cammino e la crescita del Casentino soprattutto in ambito culturale, sociale e spirituale.

Oggi vediamo i frutti di tante risorse, idee e progetti che abbiamo contribuito a coltivare, a sviluppare, a far nascere o a far uscire allo scoperto; piccoli semi che ora sono diventati piante alcune anche molto rigogliose.

 

 

Certamente la Fondazione non può continuare a seguire e sostenere ognuna di loro, ma è bello e incoraggiante, sapere ed essere riconosciuti come coloro che hanno avuto un ruolo fondamentale nella loro crescita.

Storicamente abbiamo accompagnato e accompagniamo il percorso di due grandi realtà di formazione civile e di cammino spirituale come la Cittadella della Pace di Rondine e la Fraternità di Romena, i cui percorsi di crescita sono di dominio pubblico: la Cittadella di Rondine con lo Studentato Internazionale è stata di recente candidata al Nobel per la pace, Romena è diventata  espressione di un messaggio di spiritualità e di accoglienza cui aderiscono e partecipano migliaia di persone da tutta Italia.
 

Ma ci piace anche segnalare come tante altre realtà associazionistiche del nostro territorio si siano radicate. Facciamo riferimento solo a quelle  di cui stiamo seguendo, proprio in questi mesi, i progetti: nel teatro è il caso della Nata  (anche quest’anno sosteniamo il progetto “Piccoli sguardi” dedicato ai più piccoli), nella musica quello del Festival  Internazionale di musica d’organo nel Santuario della Verna (è iniziata in questi giorni la 30° edizione, anche con il nostro tradizionale contributo) e di Naturalmente Pianoforte di  Pratovecchio Stia (di cui sosterremo anche l'edizione del 2018 e nel frattempo “Aspettando Naturalmente Pianoforte”).

Segnaliamo inoltre volentieri la continua crescita di un progetto che abbiamo non solo sostenuto ma anche ispirato: quello della rete di Casentino che Cambia, che permette l'incontro, la valorizzazione di tante esperienze di economia sostenibile, all’insegna della qualità della vita e del rispetto dell'ambiente.

Non ci fermiamo qui. Attualmente siamo impegnati in due nuovi progetti, stimolanti e impegnativi: il primo riguarda gli incunaboli custoditi nella Biblioteca Rilliana del castello di Poppi. Sono i primi, rarissimi libri a stampa: nel castello se ne trovano addirittura mille. Noi siamo impegnati a sostenere il progetto che permette di salvarli e metterli in sicurezza.

In  parallelo a Bibbiena siamo a fianco del Cifa (Centro italiano della fotografia d’autore – sede di Bibbiena) nell’adozione di due opere fotografiche (una di Branzi e una di Fontana) che, recentemente installate, contribuiscono a incrementare la Galleria a cielo aperto di Bibbiena Città della Fotografia.

Per quanto riguarda invece l’attività che organizziamo più direttamente riprenderanno dopo l’estate gli incontri de Le parole e il silenzio.  Ci siamo presi qualche mese di pausa dopo l’ultimo l’incontro (quello con Walter Veltroni) ma ci riattiveremo presto, proprio a partire dalla presentazione del libro che raccoglie l’ultimo ciclo di incontri (con interventi dello stesso Veltroni, del Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, dell’imprenditore Brunello Cucinelli e dell’economista Luigino Bruni). Il libro, in uscita a ottobre, sarà curato dai nostri giornalisti Massimo Orlandi e Paolo Ciampi; di Ciampi abbiamo anche recentemente presentato l’ultimo libro “Per le foreste sacre, un buddista nei luoghi di S. Romualdo e S.Francesco” con un incontro al castello di Poppi.

Con loro, nostri storici collaboratori, definiremo le prossime iniziative itineranti: Le parole e il silenzio dal 2007 permette l’incontro con grandi testimoni del nostro tempo in alcuni degli angoli più suggestivi del Casentino.

Accanto a questa attività c’è un progetto, ambizioso, a cui stiamo lavorando che comincerà a dare i suoi primissimi frutti nel 2018. E’ un nuovo spazio, una sede, in cui potremo collocare alcune delle attività culturali della Fondazione. E’ un progetto che crescerà nei prossimi mesi e per la cui realizzazione ci sarà preziosa non solo la vostra vicinanza ma anche i vostri consigli.

Avremo tempo per parlarne.

Intanto mille, mille volte grazie.