Giovedì 1 Marzo 2012 ore 21.00
Villa La Mausolea di Soci (Ar)
Prepariamoci ...
a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza, e forse più felicità con Luca Mercalli

 

Locandina
Fronte Pieghevole
Retro Pieghevole

 

Scrutare i cieli, studiare le nuvole e le perturbazioni, misurare venti e precipitazioni. È questo il lavoro, e verrebbe da dire la vocazione, di Luca Mercalli, meteorologo di fama internazionale, ma anche volto televisivo che negli anni abbiamo tutti imparato a conoscere. Non solo per le sue previsioni, ma anche per le sue riflessioni sul “tempo che farà”, in relazione al modo di vivere il pianeta e di relazionarci con gli altri.

Parlare di tempo, insomma, per lui significa parlare dell'impronta che ognuno di noi lascia su questo nostro mondo. Significa spiegare che il cambiamento non solo è possibile, ma anche necessario. E che prima ancora che dai governi e dalle conferenze internazionali può partire da noi.
Un incontro per parlare di speranze, di scelte quotidiane, di semi che già oggi possiamo piantare.
Torinese, Luca Mercalli è prima di tutto un meteorologo e un climatologo: una professione che si porta nel cuore sin da quando era bambino.

Presidente della Società Meteorologica Italiana e direttore della rivista Nimbus, è conosciuto dal grande pubblico televisivo per la sua partecipazione, come ospite fisso, alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio. Inoltre collabora con autorevoli riviste ed è autore di libri di successo come La filosofia delle nuvole, Che tempo che farà, Viaggi nel tempo che fa.
Tutto questo non lo ha portato lontano dalla realtà delle persone di ogni giorno. Anzi, è in questo modo che ha potuto diffondere la consapevolezza di un cambiamento necessario, negli stili di vita, nei consumi, nei valori. Cambiamenti che partono anche da piccole scelte quotidiane: Mercalli vive in val di Susa in una casa ecologica che riscalda con legna e pannelli solari, e si cimenta anche a coltivare l’orto.
Nel suo ultimo libro Prepariamoci parla di una nuova intelligenza collettiva per far fronte alle tante crisi che minacciano il nostro habitat. L’autore sostiene che il cambiamento deve partire dalle nostre case, dalle nostre abitudini, più sane ed economiche. E ci dà un consiglio: meglio tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono.