Ancora due incontri, per tirare le fila di un percorso dedicato alla ricerca di idee, progetti, esperienze innovative, per aiutarci tutti ad affrontare e superare una crisi che non è solo economica.

 

Quest'anno siamo riusciti a disegnare una mappa, per molti versi sorprendente, delle realtà che in Casentino hanno davvero già “alzato la testa”, battendo strade nuove, alimentando la possibilità di futuro con il talento, la fantasia, il coraggio. Ora, appunto, tiriamo le fila. Proviamo a farlo intorno a due idee forza, o se si preferisce, a due “motori” delle nostre comunità: la natura e la cultura.
Da una parte le foreste, i paesaggi, gli straordinari scenari del Casentino. Dall'altra i beni culturali, le tradizioni, i valori, i luoghi e le idee della cultura. Radici forti, radici che nemmeno la crisi più nera ha potuto gelare. Con i nostri ospiti, nei due incontri, capiremo meglio come da esse può crescere l'albero del futuro.

LA NATURA CON TIZIANO FRATUS E LA CULTURA CON GIORGIO ZANCHINI

Ammirare, raccontare, trasmettere  la meraviglia della natura. E' questo l'oggetto quotidiano del lavoro di Tiziano Fratus. Scrittore, poeta, escursionista, fotografo, Fratus dedica il suo talento poliedrico alla missione di avvicinare l'uomo al suo patrimonio naturale attraverso l'incontro appassionato con gli alberi. E' quindi un personaggio quantomai adatto a rappresentare una delle grandi risorse del Casentino: le foreste, la natura.
Fratus sarà ospite del prossimo appuntamento de “Le parole e il silenzio” il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione Baracchi. L'incontro, in programma venerdì 7 novembre a Villa la Mausolea di Soci (ore 21, ingresso libero) svilupperà il tema  “Le radici del nostro futuro”. Infatti intorno alla testimonianza di Fratus la serata si alimenterà delle testimonianze di chi sta cercando di introdurre nuove proposte capaci di valorizzare le qualità ambientali della valle dando così un contributo a affrontare e superare la crisi economica.
L'ambiente naturale, salvaguardato per secoli, oggi raccolto in un parco nazionale, non è soltanto parte delle radici del Casentino, ma può diventare anche elemento di crescita e di sviluppo per il futuro. E l'incontro del 7 novembre metterà al centro queste potenzialità.
Fratus, che si autodefinisce un 'cercatore di alberi' e che per questa passione ha girato boschi e foreste di tutto il mondo, scrivendo numerosi libri (Homo Radix. Appunti per un cercatore di alberi, L'Italia è un bosco,  Manuale del perfetto cercatore di alberi) ci aiuterà a capire il valore di questa risorsa naturale. L'incontro sarà condotto, come sempre, dai giornalisti Massimo Orlandi e Paolo Ciampi.
L'appuntamento con lo scrittore-poeta avrà un'appendice il giorno dopo, sabato 8 (ore 10) quando Fratus guiderà un'escursione nell'area di Metaleto di Camaldoli per conoscere più da vicino le meraviglie del nostro patrimonio naturale (informazioni più dettagliate verranno comunicate la sera dell'incontro). 

Dopo l'incontro con Fratus l'appuntamento con “Le radici del nostro futuro”  continuerà idealmente a distanza di venti giorni: sabato 29 novembre (ore 16.30) presso il Centro Creativo Casentino di Bibbiena, ospite della Fondazione sarà il giornalista Giorgio Zanchini, conduttore di Radio anch'io (Radio Uno Rai) ed esperto di giornalismo culturale.
Questa volta la parola d'ordine invece che natura sarà cultura, ma identico rimarrà l'obiettivo: vedere  come  i beni culturali, le tradizioni, i valori, i luoghi e le idee della cultura possano diventare veicolo di crescita per il Casentino.
Zanchini sarà al centro di un pomeriggio in cui verranno proposte diverse esperienze di iniziative nate in Casentino per valorizzare il tessuto sociale e culturale della valle. Sarà dunque una conversazione aperta, viva che concluderà il ciclo 2014 di incontri de “Le parole e il silenzio” dedicate quest'anno al Casentino, al bisogno della valle di alzare la testa oltre la crisi, utilizzando le sue peculiarità. La cultura è una di queste.
L'ospite permetterà in maniera vivace e stimolante di compiere una ricognizione a tutto tondo sulle tematiche della valorizzazione culturale, soprattutto da parte del mondo dell'informazione, offrendo spunti preziosi anche per il territorio casentinese.
Zanchini, in Rai dal 1996, prima di Radio Anch'io ha condotto trasmissioni come Il Baco del millennio  e Tutta la città ne parla, su Radio3.  In televisione ha condotto un talk show sulla spiritualità, Il cielo e la terra, su Rai3.
Zanchini si occupa in particolare della relazione tra giornalismo e cultura. Su questa materia  tiene lezioni e seminari all’università di Urbino. Sempre a Urbino, insieme a Lella Mazzoli dirige il Festival del Giornalismo Culturale.
Tra le sue pubblicazioni: Utopie. Percorsi per immaginare il futuro;  Quale cultura per quale mercato; Il giornalismo culturale. Il suo libro più recente è Un millimetro più in là, intervista sulla cultura, un dialogo con il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi. 
La cultura, sostiene Zanchini, è quella parte di vita che puoi cambiare, quel pezzo magari piccolo di destino che puoi spostare: è la condizione necessaria per autodeterminare la propria vita e per liberarla.