17 Ottobre 1997 - Monastero di Camaldoli: "Le stagioni della vita" Momenti di riflessione esistenziale. Pomeriggio di incontro-dibattito tra i giovani e i protagonisti del nostro tempo. Hanno partecipato: Tina Anselmi, Ernesto Olivero, Angelo Branduardi, Nanni Vella, Padre Emanuele Bargellini. Alle ore 21 Concerto di Angelo Branduardi .

 
  Il primo incontro del ciclo "Le Stagioni della Vita" si è svolto il 17 ottobre 1997 a Camaldoli, dove sono convenuti Angelo Branduardi (cantautore), Ernesto Olivero (fondatore del Sermig di Torino), Tina Anselmi (ex ministro), Emanuele Bargellini (Priore Generale dei monaci camaldolesi) per un dialogo aperto con gli studenti della vallata. Che si parli di musica, di politica, di solidarietà o altro, la strada è ben chiara, così come l'hanno tracciata i quattro oratori : cercare le risposte più importanti dentro noi stessi, essere più esigenti con il proprio io, prendere decisioni in prima persona senza delegarne l'incarico ad altri, con un richiamo esplicito all'impegno, alla curiosità, alla determinazione.  
  Ernesto Olivero, da impiegato di banca si è trasformato in umile operaio per il servizio verso gli ultimi. Nella sua città ha trasformato l'ex arsenale militare in casa della speranza, e fondato il Servizio Missionario Giovanile che prospera in Italia e in Brasile. Candidato al Nobel per la pace, confessa di avere l'entusiasmo di quando era bambino: "Come allora considero il fare del bene al prossimo una cosa naturale. Non pensavo che ciò mi avrebbe portato così lontano. ...I giovani devono capire se esistere o non esistere. Nel mondo in cui viviamo quello che passa il convento a loro va più che bene, sono portati ad accontentarsi e uniformarsi. Spetta solo a loro decidere". L'alternativa ? : "Un mondo dove non vince il più forte e non ha ragione chi grida di più. Dobbiamo abolire le parole - nemico, altro - , ed entrare nella dimensione del - nostro ". Olivero ha presentato a Camaldoli "La bandiera della pace", un drappo che sarà simbolo di disarmo e pacifismo in tutto il mondo ( vedi foto).  
Tina Anselmi, è stata la prima donna ad essere ministro della Repubblica Italiana, poi ha presieduto la commissione d'inchiesta sulla P2, nel '97 è membro della commissione d'inchiesta sulla Somalia. Una donna di grande energia e spessore morale. "Scelsi la mia strada da studente, sotto una forte spinta emotiva, allorchè ci fecero assistere all' impiccagione di 48 partigiani. A scuola, con alcuni compagni, decidemmo che nessuna forma di stato può calpestare impunemente i più elementari diritti dell'uomo. Entrai come staffetta a fianco della Resistenza, e da quel giorno non mi sono più fermata". Ma perché è così difficile fare politica come si deve? "Perché è sbagliata la concezione che si ha comunemente di potere…Se il potere viene messo al servizio della gente diventa sublimazione della democrazia. Purtroppo questo non avviene, e noi cittadini siamo chiamati a vigilare ed impegnarci per capire come stanno le cose, a non lasciare che nessuno decida al posto nostro. Sarebbe importantissimo che i giovani capissero fino in fondo questo messaggio".
  Angelo Branduardi, con semplicità ed efficacia, ma da grande esperto e cultore del mondo musicale, ha raccontato come è nato e come vive un uomo che ha dedicato la sua vita all'arte del "raccontare in musica". Il suo linguaggio è raffinato dal punto di vista musicale e lessicale, ma la sua musica è davvero universale: da quella medievale, a quella popolare, alla contemporanea, ma pur sempre contrassegnata dal suono del suo violino e della sua chitarra e dal suo fare di menestrello. A Camaldoli abbiamo avuto il piacere di ascoltare anche le eccellenti chitarre di strumentisti di primo piano come Andrea Braido e Corrado Sfogli (fondatore e leader della "Nuova Compagnia di Canto Popolare"): un concerto che ha regalato a tutti, giovani e meno giovani, indimenticabili armonie ed atmosfere. "Nulla vi verrà risparmiato" come ha detto lui stesso all'inizio del concerto, "è una cosa che mi è successa raramente di suonare in un luogo così suggestivo, e questo darà sicuramente dei risultati ".  
  Padre Emanuele Bargellini, ha spiegato il ruolo monastico nella ricerca di se stessi, nel dare risposta alle domande che ancora "soffiano nel vento: .. …ognuno di noi deve farsi un po' monaco per scrutare dentro se stesso, ascoltare il silenzio, entrare in contatto con Dio e da questo contatto trovare la spiegazione alle domande più intime…. Il titolo del concerto "Camminando, camminando" ha completato il disegno che volevamo tracciare con "Le Stagioni della Vita": l'esistenza è come un itinerario, e i cicli della nostra vita non sono separati, anzi ad ogni mutamento ed evoluzione si accompagna la memoria del passato. La nostra, quella personale, o le testimonianze di chi ci ha preceduto, e che magari ha dedicato la sua vita alla ricerca di "qualcosa" di più profondo del benessere materiale".  
  Piero Baracchi, attore-regista casentinese, con la sua breve ma intensa performance "Le Voci del Tempo" nel corso del pomeriggio, ha offerto la sua testimonianza utilizzando il linguaggio teatrale con la consueta padronanza mimica e gestuale: due monologhi dove ha interpretato "l'uomo orologio" ad indicare appunto il succedersi dei momenti e delle stagioni nella vita umana. Dapprima Baracchi ha personificato il tipico ragazzo irriverente, spigliato, alle prese con le problematiche dei giovani (l'esclusione, la diversità, il sesso), poi si è visto nella veste di un anziano triste e solo, relegato in una casa di riposo.  
  Giorgio Faletti ,(autore della canzone "I Santi" ovvero "Camminando, camminando"):

" Camminando camminando c'è sempre un passo oltre il quale la strada diventa dirupo e un punto oltre il quale la caduta diventa volo. A volte c'è musica e altre volte ci sono parole ma ogni volta, soprattutto, una piccola malinconia che spinge qualcuno a diventare giullare, per esorcizzarla o per raccontarla. E, come giusto che sia, la sola certezza di non avere certezze alcuna e che il viaggio, in ogni caso, è migliore di molti orizzonti. Camminando camminando lui, come tutti, non sapeva dove andare ed io, come tutti, non sapevo dove andare. E' bello pensare che insieme si può fare un pezzo di strada verso non sappiamo dove ".

 
video - "alla fiera dell'est"
video - "i Santi"
Branduardi e Corrado Sfogli
 
Andrea Braido e Mihaly Huszar
 
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video - "Domenica e Lunedì"
video - "Cogli la prima mela"
video - " La pulce d'acqua"
 

"Domenica e Lunedì" A.Branduardi/L. Zappa Branduardi)

No, non perdetelo il tempo ragazzi, non è poi tanto quanto si crede; date anche molto a chi ve lo chiede, dopo domenica è lunedì. Vanno le nuvole coi giorni di ieri, guardale bene e saprai chi eri; lasciala andare e la gioia che hai, un giorno forse la ritroverai. Camminano le ore, non si fermano i minuti; se ne va, è la vita che se ne va; se ne va, di domani nessuno lo sa.

 
 
 
  Dopo domenica è lunedì.No, non perdiamolo il tempo ragazzi, non è poi tanto quanto pensate; dopo l'inverno arriva l'estate e di domani nessuno lo sa. Camminano le ore, non si fermano i minuti; se ne va, è la vita che se ne va; se ne va, dura solo il tempo di un gioco; se ne va, non sprecatela in sogni da poco; se ne va, di domani nessuno lo sa. No non si fermano i minuti, dopo domenica è lunedì. di domani nessuno lo sa. No non si fermano i minuti, dopo  
 
  domenica è lunedì. Camminano le ore, ed il tempo se ne va; non si fermano i minuti, di domani nessuno lo sa. Dopo domenica è lunedì. No, non perdetelo il tempo ragazzi, non è poi tanto quanto si crede; non è da tutti catturare la vita, non disprezzate chi non ce la fa. Vanno le nuvole coi giorni di ieri, guardale bene e saprai chi eri; è così fragile la giovinezza, non consumatela nella tristezza. Dopo domenica è lunedì…  
 
  Audio tratto da: Filmato dell'evento